Non serve una vita di “devo ma non devo.” Lascia perdere tutti quei “so che non si fa, ma è più forte di me”. Stop ai sensi di colpa e ai tabù
La maggior parte di noi ha ben presente quel momento, quando la testa dice no e la pancia dice sì. L’anima ascolta il bambino che cerca la sua gratificazione, mentre la ragione è pilotata da leggende metropolitane e informazioni inculcate negli anni. Insomma, una continua e infinita guerra tra costruito e innato, tra ciò che è giusto e ciò che sbagliato. Un conflitto tra la tua parte istintiva e quella che deve a tutti i costi rispettare le regole imposte. Tra ciò che voglio perché così mi gratifico e ciò che devo perché così non ingrasso. La domanda è: come affrontare il senso di colpa alimentare?
Se segui le imposizioni e le regole, prima o poi sgarri. È umano. Se invece ti abbandoni alla tua parte istintiva, vieni travolto dai sensi di colpa. E ogni volta è la stessa storia: abbuffate seguite da tentativi estremi di smaltire le calorie di troppo, porzioni minuscole e digiuni forzati. Tutte le volte che una parte di te continua a ripetersi “non lo devi fare!” ma l’altra invece trova un’infinità di giustificazioni, facendoti andare in tilt e rendendoti incapace di fare la scelta giusta. Tutto questo si chiama dissociazione: il corpo chiede, la testa nega. È una lotta all’ultimo sangue dove vince solo il compromesso. La soluzione, infatti, esiste e, come spesso accade, sta nel mezzo.
![dissociazione e senso di colpa alimentare](https://www.metaexperience.eu/wp-content/uploads/2022/01/dissociazione-1-1024x576.jpg)
Prova le prime volte al ristorante. Scegli una pietanza che davvero ti piace, ma non andare oltre. Gustala lentamente, il giorno dopo sii equilibrato. Vedrai con i tuoi occhi che il tuo peso non subirà alterazioni negative. Calmerai così le tue ansie e piano piano entrerai nel meccanismo giusto.
Senso di colpa alimentare: ecco 3 consigli utili per affrontarlo al meglio
Come già anticipato, quella tra regole imposte e gratificazione, freni e istinto, è una lotta all’ultimo sangue. Un conflitto interiore che può essere risolto facilmente, al contrario di come molti e molte pensano. La soluzione? Il compromesso, da ricercare e coltivare con costanza, per stare bene con sé stessi e vivere serenamente. In questo senso, ho deciso di fornirti 3 consigli utili per raggiungere questo obiettivo. Eccoli.
1. Sii consapevole di te stessa/o e del tuo corpo
Coltivare la consapevolezza di sé stessi è il primo passo per vivere meglio. In particolare, consapevolezzaintesa come essere cosciente, giorno dopo giorno, del proprio corpo e delle sensazioni ad esso connesse. Dunque, questo significa prestare attenzione ad ogni segnale, grande o piccolo che sia: fame o sazietà, energia o stanchezza, a seconda dei diversi momenti della giornata. Vuol dire identificare ciò che davvero ci piace e cosa no, ciò che ci gratifica e quello che ci opprime.
Ma la cosa straordinaria è che sarà proprio il tuo corpo a farti sentire tutti questi stimoli. Di conseguenza, impara ad ascoltarlo al meglio, fidandoci ciecamente di lui. Questo potrà condurti alle soluzioni che cerchi.
![Essere consapevoli di sé stessi per affrontare il senso di colpa](https://www.metaexperience.eu/wp-content/uploads/2022/01/2-1024x576.jpg)
2. Permettiti di sbagliare: è una cosa normale.
Il proprio rapporto con il cibo, le innumerevoli esperienze quotidiane, così come la tua intera esistenza sono fatti di successi e fallimenti, vittorie schiaccianti e scomodi scivoloni. Fa parte della vita, ed è normale che sia così.
Per questo, se il tuo obiettivo è perdere peso, ad esempio, ma sai di esagerare con alcuni cibi per una serie di cause varie, è chiaro che tutto non può cambiare dal nulla, dall’oggi al domani.
Se hai deciso di provare a mangiare in maniera più consapevole in certe situazioni, è praticamente scontato che non riuscirai a farlo sempre. Ci saranno volte in cui ti ritroverai a sgarrare, così come altrettante nelle quali riuscirai a gestirti. L’importante è imparare a rialzarsi, quanto prima. Più impari a cadere, più ti permetti di sbagliare, e prima sarai in grado di raggiungere l’obiettivo prestabilito. Con tutta la serenità del caso.
3. Affrontare il senso di colpa alimentare? Individua la tua guida ispiratrice
Il terzo e ultimo consiglio è quello di individuare, con cura, una persona o un professionista che ti ispiri in questo percorso, capace di promuovere un approccio sereno e pacifico al cibo.
E attenzione. È importante che quel qualcuno dimostri, in prima persona, ciò di cui parla, facendosi appieno portatore di risultati palesi per sé stesso e per gli altri che l’hanno seguito.
Assicurati di come egli affronti le giornate e il mangiare, cercando di capire se quello potrebbe essere l’approccio ideale anche per te. Solo a quel punto potrai imparare, prendendolo come un esempio, una guida e un modello a cui rifarsi. Sarà lei la persona che ti guiderà nel percorso di rinascita, sarà lei a sciogliere ogni tuo dubbio.
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